venerdì 21 febbraio 2014

European Shorts Film Festival - Partecipa, Viaggia e Vinci con il tuo cortometraggio


T'um T'um Art Promuove:




A breve si svolgerà l' European Shorts Film Festival patrocinato dall'Unione Europea.


Invia il tuo cortometraggio anche non inedito, l'argomento è "Cittadinanza Europea". 


Il Festival si svolgerà in Portogallo (Amarante) a Maggio. 

Verranno selezionati otto finalisti che verranno invitati a mostrare il loro lavoro con spese di vitto e alloggio sostenute dall'Unione Europea. 

Il vincitore avrà 600 euro di premio in denaro e un corso di Costruzione di Cortometraggi sostenuto da un esperto. 

Per maggiori info scrivici e consulta:


sabato 14 settembre 2013



L'arte per tutti presso l'ecopista di Amarante



La seguente intervista è stata raccolta ad Amarante, una ridente cittadina situata al nord del Portogallo con tanto di fiume balneabile. Durante la mia attuale permanenza nella cittadina come volontaria presso la Casa da Juventude ho avuto la possibilità di conoscere degli artisti italiani, degli Street Artists per l'esattezza: Frank, Francesco e Carlo. Riporto qui di seguito l'intervista informale che gentilmente Francesco mi ha rilasciato.


Incontrai per la prima volta Frank, Francesco e Carlo, i tre ragazzi italiani venuti per partecipare all'EVS challenge: "Be an Artist", nell'ufficio dove lavoravo insieme con gli altri volontari.


Parlare con loro è stato fin da subito piuttosto semplice: di origine salentina, i tre artisti sono dotati di animo spigliato. Di li a poco si sarebbe aggiunto Matteo, l'unico proveniente invece dal nord Italia, Torino, non da meno rispetto agli altri per capacità di socializzare.


Mi ricordo perfettamente come i ragazzi non persero tempo per chiedermi se c'era la disponibilità di un muro. 


Un muro… esatto! 


Così mi resi conto di avere a che fare con degli Street Artists, oltretutto seriamente intenzionati a dipingere più pareti possibili ad Amarante.


Li seguo incuriosita, con l'intenzione di saperne di più, nella sala dove stavano preparando i cartelloni per alcuni eventi del centro, eventi come l'Euro Food day, e l'Euromed.


Francesco, il più grande, mi mostra alcuni dei suoi più importanti lavori e mi spiegò che cos' è "la Fake".


E' difficile definire la Fake con una parola sola: "Un' associazione, una cooperativa, un gruppo di artisti appassionati?". Quello che comincia a spiegarmi Francesco è che la Fake è gestita da lui e suo fratello e mi confessa, fra i sorrisi, che non è sempre facile lavorare con un componente della stessa famiglia. Con la scusa del fratello che è architetto mi mostra la foto della sede della Fake a Lecce, città da dove provengono.


"Insomma la Fake è la vostra sede operativa di Lecce, giusto?" Chiedo io.


"Sì esatto, è sede di diverse attività artistiche e sociali."


La sede della Fake mi ricorda lo stile della Bauhaus, uno stile architettonico tedesco dei primi del novecento, ed è infatti è proprio alle avanguardie che Francesco dice di ispirarsi.


"Ma qual'è l'avanguardia a cui ti ispiri di più?" chiedo.


"Tra tutte il futurismo con la sua dinamicità e il cubismo con le sue forme geometriche." risponde lui. 


"Ma torniamo all'inizio, senza correre troppo, prima di tutto, vorrei sapere il perché del nome Fake, falso, sembra quasi un'offesa." 


"Ecco appunto" mi dice Francesco "È mio fratello che è un filosofo e si è ispirato al falso in Foucault". 


Tiro un sospiro di sollievo perché il mio professore di filosofia era un appassionato del tema e così so perfettamente di cosa si parla. Riassumendo un complesso concetto filosofico potremmo dire che in Foucault, il falso finisce per indicare il vero.


"E cosa c'entrano gli altri ragazzi: Frank, Carlo e Matteo con la Fake?" chiedo a Francesco, intanto Frank rilascia una bella pennellata di verde acido sul cartellone.  


"La Fake è molto grande ci occupiamo di diverse cose e una parte è dedicata agli artisti indipendenti, a Lecce abbiamo questo spazio in cui ogni artista può operare e lasciare in mostra la sua opera per tre mesi, poi arriva un altro artista e fa lo stesso, operando sopra la precedente. Inoltre è possibile seguire l'operato dell'artista, perché lo spazio è chiuso da un vetro, la gente può seguire l'evoluzione giornaliera dell'opera giorno per giorno."


"E l'artista non si imbarazza o emoziona?"


"Ma no anzi" dice lui soddisfatto "è ancora più eccitante."


"Ma l'opera viene cancellata, quando subentra un'altro artista, non ne resta nulla, questo non è un peccato?"


"A parte che resta la documentazione video" mi fa notare lui, "Ma il punto è che non ha importanza se resta o no, non è importante il futuro ma il presente, la parte più importante dell'opera non è risultato ma la sua evoluzione. L'opera è, com'era quel momento in cui è stata fatta, quel clima, quell'emozione, quel sentimento, non è quello che sarà il giorno dopo. Ed è questo che vorrei che la gente riscoprisse, la bellezza di un attimo e dei valori antichi, in questa società dove tutto va veloce non abbiamo più il tempo di pensare al semplice. Ed è per questo che le mie opere sono più vere pur essendo fake, perché sono come la vita non necessariamente solo belle o brutte e non devono per forza essere conservate e restare le stesse, la vita cambia, evolve, le cose non sono mai uguali, il tempo le falsifica."


"Quindi non è importante che la tua opera venga giudicata bella o brutta perché questo è un giudizio soggettivo. Sembra un po' il concetto delle avanguardie. In effetti, è proprio con esse che termina il concetto di bello. Non è più importante che un'opera sia bella, ma solo che rappresenti, che sia espressione di qualcosa, di un sentimento di una sensazione."


"Sì appunto." Conferma Francesco aggiungendo un sorriso.


"Quale immagine pensi che userai per decorati i muri di Amarante quando avrai il tuo muro?"
"Mi sto documentando sugli artisti di Amarante e ho trovato il pittore avanguardista Amedeo de Sousa Cardoso, trovo i suoi lavori molto interessanti e poi l'artista è nativo di Amarante è perfetto per omaggiare la comunità."

"Nei tuoi lavori cerchi spesso dei riferimenti alla comunità dove lavori?"


"Spesso. Lavorare sul sociale per me è molto importante anche la Fake a Lecce si occupa di organizzare partite di calcio per persone svantaggiate e portatrici di handicap, è un'iniziativa che ogni anno ha molto successo e siamo molto felici per questo."


"Lavoro sul sociale, avanguardie, filosofia, mi vorresti dire che gli street artists non fanno solo graffiti?" dico io in tono sarcastico. 


Francesco sorride, "La gente ha sempre pensato per molto tempo che dipingere sul muro fosse vandalismo, non che oggi non esistano atti vandalici sui muri, ma la street art si è evoluta moltissimo anzi forse troppo, tanto che oggi è quasi fin troppo di moda."


Annuisco e aggiungo: "Ma di moda o no, penso si possa dire che la street art abbia finalmente portato l'arte al livello di tutti liberandola dai limiti del museo, niente biglietto, niente soffitto, non credi?"


"Infatti" conferma lui "L'arte non va più cercata, sarà lei a incontrare te nella tua vita quotidiana, per strada, come sarà nel caso degli abitanti di Amarante, quando le pitture sulle pareti dell'ecopista cattureranno o meno lo sguardo dei passanti."



di Barbara Simari

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lunedì 27 giugno 2011

I suggerimenti estivi di T'um T'um



NEI LABIRINTI DELL'ASTRATTO 

Biblioteca Comunale Benedetto Croce - Napoli 
dal 15 al 27 Giugno 2011



Studio Sant’Agnese ha il piacere di presentare la mostra internazionale d’arte contemporanea dal titolo: "Nei labirinti dell’astratto" che si terrà dal 15 al 27 giugno 2011, presso la Sala Espositiva della storica Biblioteca Comunale Benedetto Croce situata nel rinomato quartiere del Vomero di Napoli.

L'esposizione approfondisce i meccanismi, i linguaggi e le tecniche che si orientano sull’astrattismo, ovvero su quella pittura che non rappresenta la realtà e che esprime contenuti nella libera composizione di linee, forme e colori. 
Obiettivo della mostra è suscitare nel visitatore emozioni interiori, utilizzando unicamente la capacità dei colori di trasmettere delle sensazioni. 
L’astrattismo ha la forza di liberare la fantasia di molti artisti, che si sentono totalmente svincolati dalle norme e dalle convenzioni. Le direzioni in cui si snoda l'arte astratta sono eterogenee, con premesse ed esiti profondamente diversi. 
La mostra in oggetto si inserisce all’interno di un progetto di più ampio respiro, volto a creare e a presentare al pubblico un gruppo di artisti che, attraverso la realizzazione di opere astratte, diano vita a un percorso di infinite interpretazioni sul tema del colore e della luce. Il dinamismo vitale del colore e dei contrasti creerà un universo scenico di grande fascino; gli artisti giocheranno su soluzioni stilistiche che sono il frutto di un personale rapporto di spontaneità con l'opera, realizzata dando un ruolo privilegiato al proprio inconscio. Le innumerevoli pulsazioni cromatiche diventano il fulcro di ciascuna opera sottolineando la capacità che l’arte astratta ha di comunicare senza imitare le immagini reali.


Tra gli artisti in mostra:
Gianfranco Casu, Michela Girasole, Ilaria Martellacci, Noa Pane, Maurizio Piccirillo, Francesco
Terelle.






Sala Espositiva Biblioteca Comunale Benedetto Croce
Via Francesco De Mura 2/Bis Vomero
Napoli